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Gestione di capitali: la Suprema Corte si pronuncia sulla qualificazione giuridica del rapporto tra società fiduciarie nella gestione del capitale conferito

By Sentenze

Le Sezioni Unite, con una recente pronuncia su questione di massima e di particolare importanza, hanno affermato che in caso di capitali conferiti a società fiduciarie di cui alla l. n. 1966 del 1939, lo strumento giuridico utilizzato per l’adempimento del contratto è quello del mandato fiduciario senza rappresentanza finalizzato alla mera amministrazione dei capitali medesimi, salva rimanendo la proprietà effettiva di questi in capo ai mandanti.

Di conseguenza, sotto il profilo patologico, la società fiduciaria che abbia mal gestito il capitale conferito, e che non sia quindi in grado di riversarlo ai mandanti perché nel frattempo divenuta insolvente, risponde sempre ed essenzialmente del danno correlato all’inadempimento del mandato e alla violazione del patto fiduciario, e la relativa obbligazione, quand’anche azionata mediante l’insinuazione concorsuale e parametrata all’ammontare del capitale conferito e perduto, è sempre un’obbligazione risarcitoria da inadempimento da mandato, la quale concorre, ex art. 2055 c.c., con quella eventuale dell’organo chiamato ad esercitare l’attività di vigilanza.

Leggi la sentenza completa:

Allegato:

https://www.cortedicassazione.it/cassazione-resources/resources/cms/documents/13143_04_2022_no-index.pdf

PNRR: Fondi Europei, pubblicato l’accordo di partenariato 2021-2027

By Notizie

L’Accordo di partenariato stabilisce la strategia di impiego dei Fondi per il periodo di programmazione 2021-2027 ed indica gli obiettivi strategici (ovvero Obiettivi di policy – OP) selezionati e l’Obiettivo specifico OS) JTF, come previsti dal Regolamento (UE) n. 2021/1060.

I contenuti salienti della proposta di Accordo di partenariato all’odierno esame di questo Comitato sono indicati nei punti seguenti:

OP1: un’Europa più competitiva e intelligente attraverso la promozione di una trasformazione economica innovativa e intelligente e della connettività regionale alle Tecnologie dell’informazione e comunicazione (TIC);

OP2: un’Europa resiliente, più verde e a basse emissioni di carbonio ma in transizione verso un’economia a zero emissioni nette di carbonio, attraverso la promozione di una transizione verso un’energia pulita ed equa, di investimenti verdi e blu, dell’economia circolare, dell’adattamento ai cambiamenti climatici e della loro mitigazione, della gestione e prevenzione dei rischi nonché’ della mobilità urbana sostenibile;

OP3: un’Europa più connessa attraverso il rafforzamento della mobilità;

OP4: un’Europa più’ sociale e inclusiva attraverso l’attuazione del pilastro europeo dei diritti sociali;

OP5: un’Europa più’ vicina ai cittadini attraverso la promozione dello sviluppo sostenibile e integrato di tutti i tipi di territorio e delle iniziative locali;

OS JTF: consentire alle regioni e alle persone di affrontare gli effetti sociali, occupazionali, economici   e   ambientali   della transizione verso gli obiettivi 2030 dell’Unione per l’energia e il clima e un’economia dell’Unione climaticamente neutra entro il 2050, sulla base dell’accordo di Parigi.

 


Leggi la delibera n. 78 approvata dal comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile del 21 dicembre 2021:

https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2022-04-22&atto.codiceRedazionale=22A02547&elenco30giorni

Crisi d’impresa: un piano attestato di risanamento non è sufficiente a consentire l’automatica esenzione da revocatoria

By Sentenze

La Corte di Cassazione con l’ordinanza del 25 marzo 2022, n. 9743 si è recentemente pronunciata su un’interessante controversia in tema di risanamento di impresa, stabilendo che il Giudice, per ritenere esenti da revocatoria fallimentare gli atti esecutivi di un piano attestato di risanamento, deve effettuare una valutazione, parametrata alla condizione professionale del soggetto cha ha contratto con il debitore, sull’attitudine del piano a permettere il risanamento dell’esposizione debitoria dell’impresa.

Pertanto, al Giudice investito nel decidere sull’azione revocatoria, è demandato non solo il controllo della completezza e correttezza dei dati forniti dai debitori ai creditori, ma è altresì demandato il potere di valutazione nella natura del piano, con giudizio ex ante, nei limiti della sussistenza o meno di una assoluta, manifesta inettitudine a raggiungere gli obiettivi prefissati

Leggi la sentenza completa:

Allegato:

http://www.italgiure.giustizia.it/xway/application/nif/clean/hc.dll?verbo=attach&db=snciv&id=./20220325/snciv@s10@a2022@n09743@tO.clean.pdf

“La fame come strumento di guerra ora si rischia una catastrofe globale”

By Interventi

Vincenzo Sanasi D’Arpe, Presidente del Comitato italiano per il World Food Programme  (WFP), con un’intervista rilasciata sul quotidiano “Avvenire”, ha sottolineato le criticità nei Paesi come Yemen, Etiopia e regioni siriane, per il rincaro dei prezzi di grano, energia e trasporti causati dal conflitto in Ucraina.

Leggi l’intervista completa su: https://www.sanasidarpe.it/wp-content/uploads/2022/05/INTERVISTA-AVVENIRE-PROF.-SANASI-DARPE.pdf

La Suprema Corte torna a pronunciarsi sulla validità delle clausole c.d. claims made

By Sentenze

La Corte di Cassazione, discostandosi da un precedente orientamento in materia di clausole c.d. claims made, con la sentenza n. 12908/2022 ha affermato che le suddette clausole non vengono affette da nullità ai sensi e per gli effetti dell’art. 2695 c.c., nel caso in cui la decadenza della scelta del terzo di azionare la domanda risarcitoria, quale evento futuro ed imprevedibile, venga ritenuta, nel giudizio di meritevolezza condotto dal Giudice, coerente con la struttura del contratto di assicurazione contro i danni.

Nell’ambito delle c.d. clausole claims made, l’operatività della copertura assicurativa dipende da fatto non causato dall’assicurato. La richiesta del danneggiato è, pertanto, fattore concorrente nella identificazione del rischio assicurato ed, in tal senso, si viene a delineare l’appartenenza del fenomeno strutturale del c.d. “claims” al modello di assicurazione della responsabilità civile di cui al primo comma dell’art. 1917 c.c., che, a sua volta, rientra nel contesto del più ampio genus dell’assicurazione contro danni (art. 1904 c.c.), della cui causa indennitaria la clausola claims made è pienamente partecipe.

Leggi la sentenza completa:

Allegato: http://www.italgiure.giustizia.it/xway/application/nif/clean/hc.dll?verbo=attach&db=snciv&id=./20220422/snciv@s30@a2022@n12908@tS.clean.pdf

Lo Studio legale Sanasi d’Arpe vince per Poste Italiane S.p.a. al Tribunale di Roma – IV Sezione Lavoro

By Sentenze

Lo Studio legale Sanasi d’Arpe ha ottenuto sentenza favorevole al Tribunale di Roma per Poste Italiane S.p.a. nell’ambito del contenzioso avente ad oggetto patto di prova e licenziamento (D.lgs. 23/2015).

Il Tribunale accogliendo le argomentazioni proposte della difesa di Poste Italiane, ha respinto le richieste del ricorrente, condannandolo al pagamento delle spese di lite.

Allegato: https://www.sanasidarpe.it/wp-content/uploads/2022/04/sentenza-n.-643_2022-del-25.01.2022.pdf

Crisi d’impresa: il recepimento della direttiva Insolvency nel nostro ordinamento

By Notizie

Lo scorso 17 marzo 2022, il Consiglio dei Ministri ha approvato, in esame preliminare, un decreto legislativo che introduce modifiche al Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza, in attuazione della direttiva (UE) 2019/1023 (c.d. direttiva Insolvency).

La definitiva approvazione del suddetto decreto legislativo è attesa entro il 16 maggio 2022, dovendo la direttiva Insolvency essere recepita nel termine del 17 luglio 2022.

Il correttivo approvato dal CDM introduce importanti novità al Codice della Crisi, atte ad innovare il sistema di gestione della crisi d’impresa attraverso strumenti idonei alla salvaguardia della continuità aziendale.

In particolare, ai fini dell’utilizzo sempre più comune da parte degli operatori dello strumento del concordato preventivo e del concordato in continuità aziendale, si implementeranno assetti organizzativi, amministrativi e contabili di cui all’art. 2086 c.c., la cui adeguatezza, all’interno del tessuto societario, andrà valutata anche in funzione della loro attitudine alla tempestiva rilevazione dei segnali di crisi.

Inoltre, la disciplina della composizione negoziata della crisi di impresa, arricchita degli strumenti di segnalazione ai creditori qualificati e comunicazione da parte degli istituti di credito, andrà a sostituire le procedure di allerta e di composizione assistita inizialmente previste dal Codice.

è stato infine necessario collegare all’esdebitazione il venir meno delle cause di ineleggibilità derivanti dalla procedura di liquidazione giudiziale (di cui all’articolo 22 par. 1 della direttiva).


Leggi il dossier del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati:

http://documenti.camera.it/leg18/dossier/pdf/gi0199.pdf

Consap: «Boom mutui prima casa under 36, occorre andare avanti»

By Interventi

Parla l’AD. Le domande dei giovani a fine 2021 hanno toccato quasi 51mila contro le 25mila del 2020 per 6 miliardi in otto mesi. «L’emergenza non è finita»

di Laura Serafini

Il fondo di garanzia per l’acquisto della prima casa in otto mesi ha avuto un vero e proprio boom. E’ stato potenziato a maggio 2021 con il Sostegni bis, che ha facilitato l’accesso per i giovani under 36 e ampliato la copertura dal 50 all’80% fino ad un massimo di 250mila euro.

 


Leggi l’articolo completo :https://www.sanasidarpe.it/wp-content/uploads/2022/03/Articolo-Sole24h.pdf

WFP Italia insieme con Banca Intesa a sostegno delle donne afghane

By Interventi

Afghanistan: il faro del Parlamento italiano sulle donne

Sono vittime silenziose e a noi spetta il compito di non lasciarle sole”. Recita così l’ultimo messaggio, ultimo solo in ordine di tempo, apparso sui social in difesa delle donne afgane. A scriverlo oggi, su Facebook, è la senatrice del M5s Donatella Agostinelli, che ha aderito alla staffetta #donneafganelibere, avviata dall’Osservatorio sui Diritti delle donne in Afghanistan: un organismo istituito dalla Commissione per i Diritti Umani del Senato, all’indomani del ritiro da Kabul delle truppe americane. E sono molte le parlamentari italiane che si sono mobilitate per non far cadere nell’oblio il dramma che coinvolge migliaia di donne, costrette a vivere sotto il regime dei talebani, spesso in condizioni di miseria assoluta, private di ogni libertà, a cominciare da quella del diritto allo studio.

Oltre alla staffetta sui social, in loro aiuto è nato anche un Intergruppo parlamentare, proposto dalla presidente della Commissione Difesa del Senato ed ex ministro Roberta Pinotti. “E ora – incalza la capogruppo del Pd in Commissione per la tutela dei Diritti Umani, Valeria Fedeli, che è anche componente dell’Intergruppo – è giunto il momento di fare il punto. E’ mia intenzione, infatti, chiedere alla vice ministra degli Affari Esteri, Marina Sereni, di avviare una riflessione pubblica sul tema“. Perché, come ha spiegato la senatrice Paola Binetti nel primo tweet della staffetta social, “mantenere alta l’attenzione è nostro dovere“. “Siamo chiamati almeno a dare un sostegno per offrire loro una via d’uscita. Non ci sono altre strade“, twitta Laura Boldrini, presidente del Comitato per la difesa dei Diritti Umani della Camera che ha invitato ad aderire all’iniziativa anche deputati e senatori uomini, rimasti sinora silenti. “E stiamo lavorando – aggiunge Valeria Fedeli – affinché in quest’azione a difesa delle donne afgane vengano coinvolte anche le parlamentari europee“.

Nell’attesa, anche fuori dal Parlamento ci si mobilita per l’Afghanistan, come dimostra l’impegno del Pam Italia. “In linea con il progetto parlamentare a sostegno delle donne afgane, motore trainante delle famiglie – spiega il presidente del Wfp Italia, professor Vincenzo Sanasi d’Arpe – il Wfp Italia, con Banca Intesa, ha lanciato un progetto secondo i principi del World Food Programme che da oltre 60 anni aiuta le categorie più deboli e sofferenti. Il sostegno al progetto – aggiunge – rafforza la comunità che si batte per eliminare fame e discriminazioni di razza e di genere. È importante agire insieme in difesa di un Paese che soffre e rischia di diventare una delle crisi umanitarie più gravi al mondo”


Leggi l’articolo completo : https://www.ansa.it/sito/notizie/politica/2022/02/09/afghanistan-il-faro-del-parlamento-italiano-sulle-donne_dcf75b55-0972-4ad6-af0c-a1bc0c2029d3.html